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MOBILITA' INSOSTENIBILE, UN HANDICAP PER IL TURISMO

Immagine del redattore: gil borzgil borz

La recente scelta di RyanAir di incrementare i voli, ridurre le tariffe e proporre il pagamento rateale mette nuovamente in discussione gli elementi strutturali che caratterizzano il Turismo: Accessibilità, Mobilità e Ospitalità.


Proverò ad essere sintetico e il meno tecnico possibile.

RyanAir ha lanciato una consistente campagna promopubblicitaria comunicando di avere incrementato la programmazione dell'offerta, avviato una riduzione dei prezzi e, novità, impostato la possibilità per l'utenza di acquistare i servizi ratealmente.

Scelte inoppugnabili per un'azienda che del Revenue Management ha fatto la sua stella polare.

Come noto, e per chi mi segue come ho più volte scritto, il Revenue Management opera sulla base della copertura dei costi a fronte di un'occupazione media predeterminata, ovvero garantisce una Marginalità contributiva attiva solamente a fronte di un'offerta quantitativamente consistente. Banalmente: maggiore è la dimensione dell'offerta, maggiore è la possibilità di ottenere marginalità operative attive.

Si tratta, come ovvio, del medesimo concetto su cui operano strutture crocieristiche o alberghiere di grandi dimensioni.

Quindi la scelta di RyanAir offre ad un mercato di massa un servizio di trasporto aereo economicamente accessibile ma, paradossalmente, estremamente inquinante, secondo solo al trasporto su gomma.

L'offerta, peraltro, è coerente con le scelte espresse dalle ultime generazioni in materia di Mobilità: no al possesso di autovetture, a cui si preferisce il noleggio quando necessario, sì al trasporto collettivo in una logica di rapporto di convenienza tra accessibilità e costo. Dinamiche che indicano chiaramente l'esplosione della domanda di servizi ferroviari AV oltre che di quelli aerei a costo contenuto, nonché di tutti i servizi di Ospitalità proposti in formato convenienza.

Si tratta di dinamiche che sostengono il Turismo Insostenibile, quello che determina i fenomeni dell'Overtourism e dell'Overcrowding, forti del fatto che, in virtù dell'accessibilità tariffaria, conviene maggiormente un viaggio aereo a medio raggio che uno spostamento in autovettura privata di poche centinaia di chilometri.

Per contro le Destinazioni che non dispongono di facile accessibilità, che non sono servite da snodi ferroviari AV o da scali aerei di prossimità, rischiano di venire trascurate dalla Domanda turistica a meno che non scelgano di puntare consistenti risorse economiche sulla pianificazione di importanti eventi cuturali (come il festival della cultura di Spoleto, i comix di Lucca, Umbria Jazz et al) o sportivi, orientando comunque l'offerta verso un mercato a maggiore capacità di spesa, o definito da motivazioni qualitativamente rilevanti: mercati, va da sé, che agiscono attraverso forme di Mobilità privata, altamente inquinante e ambientalmente impattante ma che, contenute nelle dimensioni, possono essere supportate e sopportate.

La dinamica, molto più complessa e articolata di come l'ho qui descritta, dovrebbe proporre una riflessione sulla struttura e l'organizzazione della filiera a tutti agli attori del Turismo: è palese il fatto che il Turismo si basa su un Ambiente accogliente e possibilmente non inquinato, mentre da quanto sopra indicato risulta che stiamo andando in tutt'altra direzione, mettendo a repentaglio i beni ambientali e culturali a causa di una pressione antropica difficilmente sopportabile.

Se centomila turisti al giorno si disperdono in realtà metropolitane di grande dimensione (Londra, NewYork, Shanghai), lo stesso numero è meno sostenibile a Barcellona e insostenibile a Firenze, proprio a causa della differente pressione antropica esercitata dal flusso incrementale del turismo.

Bisognerà, prima o poi, realizzare il concetto che non esiste solamente il profitto ma esistono anche delle necessità collettive che alla logica del denaro devono anteporre quella della conservazione (ambientale, culturale e sociale) e che questa logica, qualora fatta propria, impone scelte politiche che puntano ad una selezione della domanda.

Ne saremo capaci? Ho, ovviamente, seri dubbi in materia.






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