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TURISMO, INDUSTRIA A BASSA CAPITALIZZAZIONE

  • Immagine del redattore: gilberto borzini
    gilberto borzini
  • 17 mar
  • Tempo di lettura: 2 min

Tra i motivi del successo planetario del fenomeno “Turismo” troviamo i bassi investimenti necessari e l'elevata marginalità possibile.

Anche per questo l'Italia si va trasformando in un “ParcoMuseo Turistico EuroMediterraneo”.


Un amico è appena rientrato da un lungo viaggio conoscitivo nel sud est asiatico: mi racconta dello sviluppo turistico che interessa tutti i Paesi, dalla Cambogia alle Filippine passando per Tailandia, Indonesia e Vietnam. Si ha l'impressione che tutti i Paesi, tutti i Governi del mondo stiano puntando sul “Turismo” come area rilevante per le rispettive economie.

In fin dei conti sono sufficienti bei paesaggi, monumenti antichi, una spolverata di Storia e spiagge invitanti per avviare un processo turistico. Se a quegli elementi aggiungiamo una Comunicazione competente, capace di esaltare le peculiarità dell'offerta territoriale, il gioco è fatto.

Gli alberghi, i luoghi dell'ospitalità, possono essere imprese a media capitalizzazione, nulla a vedere con gli impianti siderurgici o chimici, e hanno alcuni vantaggi non indifferenti: inquinano poco (rispetto ad altre forme di produzione), offrono occupazione, necessitano di manutenzione generalmente poco onerosa e, se proprio le cose vanno male, hanno pur sempre un valore immobiliare su cui rivalersi.

Per il resto il Turismo è fatto di servizi alla persona: visite guidate, guide turistiche, ristorazione, negozi di souvenirs, tutti elementi a minima necessità di capitale in grado di produrre redditi e, come tali, introiti erariali.

Così, dopo aver sperimentato ogni possibile forma di industrializzazione e dopo essersi scontrati con una concorrenza planetaria che alle industrie tradizionali impone una marginalità sempre più ridotta, tutti (ma proprio tutti !) puntano ormai sul “Turismo” come industria strategica, quando non salvifica, dei conti statali.

Per noi italiani l'idea della “turistizzazione” nazionale è in fase avanzata: ci stiamo trasformando rapidamente in un ParcoMuseo Turistico EuroMediterraneo e, in questa nuova condizione, ci confrontiamo con temibili concorrenti e avversari che si affacciano, come noi, sul Mare Nostrum.



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