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Etica & Turismo

Immagine del redattore: gil borzgil borz

Il nostro destino è quello di diventare "più umani o più produttivi?", domandava Erich Fromm. Ed è giunto il tempo di dare una risposta Etica.

Nei miei libri di "filosofia della Sobrietà" espongo un concetto portante: l'Uomo è chiamato ad Amministrare con la prudenza del buon padre di famiglia il Pianeta e le sue risorse.

Purtroppo viviamo e operiamo all'interno di un sistema economico che si definisce attraverso la Produzione Incrementale e propone l'Avidità come struttura morale portante, orientando le persone più verso la produttività che verso l'Etica.

Non siamo ancora riusciti a dare una risposta positiva, ed eticamente adeguata, alla domanda di Erich Fromm, ovvero se l'uomo debba diventare più umano o più produttivo.

Il Turismo, forme economica per eccellenza e modello di "industria planetaria" non si sottrae alla domanda.

Può ancora, il modello turistico, calcolarsi esclusivamente sul PIL, sui fatturati incrementali, oppure è tempo di definire un "Bilancio Sociale e Ambientale"?

Può ancora, il Turismo, cannibalizzare risorse, inquinare i territori, scardinare culture indigene?

Quale può essere il ruolo Etico del settore Turistico se non quello di ergersi a difensore e paladino delle risorse ambientali, culturali, sociali che sono alla base della propria esistenza?

Il passo verso un futuro sostenibile è questo: affermare l'Etica della Responsabilità.

Dobbiamo imparare a dire "No grazie" a chi propone forme di turismo inquinanti e invasive, a chi segrega la cultura e la società locale creando barricate tra il "villaggio dei ricchi" e il territorio ospitante, a chi non fa osservare comportamenti adeguati e rispettosi nei confronti dell'ambiente (a partire dalle creme solari al mare) e delle società (a partire dal topless sulle spiagge islamiche).

Dobbiamo farci portatori di Responsabilità e Rispetto.





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