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TURISMO: CHE ESTATE DI ASPETTA?

Immagine del redattore: gilberto borzinigilberto borzini

Non poche preoccupazioni trapelano dalle osservazioni degli operatori professionali: tra conflitti internazionali e rincari diffusi il Turismo rischia di essere percepito come un consumo superfluo.

Si profila l'estate dei Short-Breaks.


I rincari sno generalizzati e coinvolgono tutti i diversi servizi che compongono il vasto mondo che chiamiamo Turismo. Rincari energetici fanno lievitare i costi di trasporto e di alloggio mentre sul fronte dei Clienti gli stessi rincari in bolletta riducono il potere d'acquisto dei potenziali consumatori.

Il fronte della politica non individua spazi di crescita economica nel breve periodo: investimenti miliardari sono previsti, o come tali vengono comunicati, ma in un'ottica di medio lungo termine. L'occupazione è sempre più saltuaria, episodica, precaria e nessuno settore occupazionale può sentirsi al sicuro dall'incombente minaccia definita dall'Intelligenza Artificiale e dai suoi derivati. Persino il settore pubblico, iper garantito per definizione, potrebbe risentire della nuova aria neoliberista che pervade l'Occidente e che nel taglio dei costi della burocrazia vede uno degli elementi di riferimento preferenziali.

Si tratta di segnali importanti che incidono pesantemente sulle scelte di consumo.

Da anni registriamo una riduzione del periodo di vacanza, un'organizzazione che predilige un maggior numero di short-break di breve durata rispetto alle tradizionali ferie estive di lungo periodo.

Il desiderio di evasione dalla routine quotidiana e ordinaria sostituisce il precedente desiderio di riposo caratterizzante le scelte d'acquisto turistico.

Il desiderio di evasione diviene quindi fonte motivazionale per molteplici possibilità di fuga dalla realtà da parte di un consumatore genericamente frastornato, preoccupato, impaurito, dalla sempre più flebile speranza di opportunità esistenziali che nel week-end e nella gita mordi e fuggi sfoga parte della propria alienazione.

La ricerca di evasione si consolida online, con prezzi dinamici, offerte da cogliere con immediatezza facilitando e concretizzando nel gesto immediato o impulsivo la motivazione psicologica della maggioranza delle persone che vivono una vita da single o di giovane coppia.

L'acquisto di impulso che fa leva sul desiderio di fuga dal quotidiano evita formalismi e cerimonie, burocratismi e intermediazioni: in via preferenziale si acquista online.

Il mercato disponibile per il turismo organizzato, allora, si assottiglia: le Major Companies si reclamizzano in TV proponendo avventura e sicurezza, immediatezza e divertimento premiando la proposta di soggiorni vacanzieri (villaggi) o soggiorni mobili (crociere) che sui concetti di sicurezza e divertimento poggiano i propri capisaldi: le prenotazioni si accolgono in agenzia o sui rispettivi siti web, significando che il percorso di relazione diretta tra Tour Operator e cliente è ampiamente avviato mentre quello con le agenzie di viaggio sarà definito esclusivamente sulla capacità di produzione delle singole agenzie.

La destagionalizzazione è di fatto conclamata seguendo le dinamiche tariffarie: si fa vacanza dove e quando ce lo si può permettere.

Il cambiamento climatico consente di promuovere destinazioni montane in modalità estiva (escursioni e vie ciclabili) o invernale (sci nordico e alpino), rinnovando anche le destinazioni litoranee in cui primavere e autunni offrono opportunità a target diversi, dalla media età ai weeend romantici, artistici o gastronomici.

La dinamica, però, rimane la stessa: short-break ripetuti, possibilmente in coincidenza con eventi popolari, dal Carnevale ai Concerti Pop ai grandi eventi sportivi alle Mostre più significative.

Attrezzarsi di conseguenza è una buona idea.




 
 
 

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