Una fiera in tono minore. Un format superato. Un pubblico disatteso.
Una lunghissima coda segnalava, all'orario di apertura, una certa lentezza organizzativa: poche decine di metri prima la Fiera dell'ottica e delle lenti, Dico, esibiva in contemporanea sei, dicasi 6, padiglioni gremiti che facevano sembrare i due padiglioni contigui della BIT una sorta di sagra locale.
Ma il problema non è la dimensione: il problema (e lo scrivo per l'ennesima volta) è il Format.
Scomparsi i tour operator, prevalentemente arroccati in un fortino dell'ATOI salvo rarissime eccezioni, i maggiori spazi espositivi sono stati accaparrati dalle Regioni italiane.
Scarsa la presenza di Enti turistici stranieri (dove sono finiti i grandi stand di Francia, USA, Spagna et al ?).
Discreta quella del segmento terme e benessere, settore che ha un gran bisogno di rilancio.
Interessante l'offerta di nuove soluzioni infotelematiche dedicate al turismo, dagli IPS all'ormai imprescindibile AI e ChatGPT, peraltro sparse all'interno dell'offerta complessiva.
Tanto Paga Pantalone
All'occhio del visitatore, quindi, tantissima Italia presentata in modo polverizzato: all'interno di ogni grande stand regionale un'infinità di tavolini e sedie, cartellini con i nomi degli operatori territoriali, un'esuberanza di materiale cartaceo destinato inevitabilmente al macero e un profluvio di parole elargite dagli Assessori di turno, regolarmente videoregistrati dagli operatori delle emittenti locali (dell'Assessore, ovviamente) e circondati dal caratteristico codazzo di mendicanti che senza il pubblico denaro stenterebbero a far quadrare i conti delle rispettive riviste che ancora ci si ostina a pubblicare,
Una munificenza interessata pagata dal solito Pantalone, con pubblici denari derivanti da quei pochi che ancora pagano le tasse.
Non mi sento in Format
Continuiamo a farci del male. Il pubblico cerca motivazioni e noi proponiamo destinazioni e in quella modalità di proposta le offerte eventualmente aggregabili (parchi naturali, aree termali, itinerari cicloturistici, borghi e camminamenti, parchi tematici) scompaiono alla vista a causa di un Format desueto, superato, avvizzito.
L'Offerta omogenea va aggregata così da offrire al visitatore una panoramica complessiva all'interno della quale cercare ciò che maggiormente aggrada e interessa, ed è su questo modello che va ricostruito il Format se si vuole che il pubblico esca soddisfatto.
Diversamente, volendo mantenere l'esistente, chiamiamola Fiera del Turismo Regionale.

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