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UNA QUESTIONE DI PRIORITA'

Immagine del redattore: gil borzgil borz

Se l'emergenza idrica, la Siccità che colpisce ampie zone del Paese, dovesse perdurare a quale comparto spetterà la "priorità" dei consumi?


Si parla di razionamento, di autobotti che stanno portando l'acqua in abitati ormai privi di servizio idrico, di laghi trasformati in stagni, del mare che risale il corso dei fiumi. La questione è seria e unisce la prolungata assenza di piogge ad un sistema idrico nazionale antico, perdente e malfunzionante.

E' possibile, allora, immaginare che debbano essere stilate delle clausole di priorità dei consumi, e non è difficile immaginare le feroci lotte tra poveri e assetati che potrebbero emergere.

Va premiata l'industria o l'assistenza ospedaliera?

Va favorita l'agricoltura o il consumo urbano?

E in questa lotta che fine faranno Parchi tematici, attrazioni turistiche, città turistiche, costiere dalle acque basse con elevata possibilità di mucillaggine e alberghi in cui anche fare la doccia diventa un problema?

Forse è opportuno pensarci per tempo.




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