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TURISMO, ICONE & SLOGAN

Immagine del redattore: gil borzgil borz

Vi ricordate la pubblicità che recitava “Chi Vespa mangia le mele?”.

Era la sintesi perfetta per creare un'Icona attraverso uno slogan memorabile.

L'esatto opposto di quanto avviene nel Turismo.


Per mia somma fortuna mi capitò di studiare con Franco Fornari, allora docente di Psicologia 1 all'Università di Milano, Presidente della Società di Psicologia italiana e consulente dell'Agenzia Pubblicitaria incaricata da Piaggio per promuovere la nuova (allora) Vespa 125.

Fornari spiegava il criterio iconico e subculturale del concetto di “mela”: dalla mela di Eva al “tempo delle mele” per non dire della Apple dei Beatles o della Grande Mela NewYorkese.

La Mela è tentazione, è scoperta del grande mistero che governa l'umanità: nello slogan si racchiudevano mondi culturali, mappe mentali, inconsce reazioni di interesse.

Bene.

Nel mondo della Comunicazione e dell'Immagine in cui tutti noi siamo immersi Icone (immagini simboliche e fortemente rappresentative) e Slogan (brevi periodi che condensano significati decisivi) sono alla base di qualsiasi attività economica, in particolare per quelle che devono intervenire sul subliminale, sul “desiderio”, sull'inconscio, sull'autostima, sull'autorappresentazione del target, ovvero superando le barriere di resistenza conscie e razionali che limitano le spese e gli acquisti non strettamente necessari.

Di tutto ciò nel Turismo non vi è alcuna traccia.

Qualche timido tentativo in questo senso viene operato dalle compagnie crocieristiche che puntano soprattutto a superare il timore del “prezzo” da parte del vasto pubblico potenziale piuttosto che a proporre un immaginario esperienziale, ma è poca cosa rispetto al potenziale che la psicologia può offrire.

Nel segmento del Turismo Organizzato, curiosamente, la Psicologia non viene affatto utilizzata, anzi sembra si faccia apposta ad invertire i canoni della comunicazione pubblicitaria, così come si evita accuratamente da parte degli ADV di utilizzare mezzi di CRM e di sintesi motivazionale per promuovere le iniziative turistiche ai loro clienti, attivi, passati e potenziali.

Si tratta, a mio avviso, di un vero mistero, un mistero che impedisce a Marchi, Imprese e Progetti di raggiungere obiettivi di attività (leggi fatturati) non irrilevanti.

È solo pigrizia o forse sarebbe opportuno mettere in campo qualche corso di formazione in comunicazione ?



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