Per chi non ritiene che il mondo sia nato con se stessa, e che quindi ci sia stato un “prima”, ricordo che la gran parte dei chitarristi che hanno popolato la scena musicale mondiale dagli anni 80 in avanti erano autodidatti: tutte persone che hanno appreso a suonare ascoltando e imitando altri celeberrimi autodidatti, dai Beatles ai Rolling a Dylan.
L'evoluzione dello strumento “chitarra”, diventata elettrica, consentì al Blues, al Rock e al Beat di avere successo, richiamando oceani di giovani desiderosi di suonare e di esibirsi, prima alle feste in casa, poi ai matrimoni e infine nelle piazze.
Chi andava al Conservatorio lo faceva o per diventare concertista di sinfonica (o classica) o per “affinare” le competenze dopo avere appreso i primi rudimenti. Pochi i casi di studenti di Conservatorio passati al Rock: che io ricordi giusto Keith Emerson.
La “facilità di accesso” consentita dallo strumento e l'ampiezza della “domanda” di svago e di intrattenimento musicale generarono la moltiplicazione di gruppi, eventi, serate.
Nella musica, quindi, non è strettamente necessario disporre di un diploma di Conservatorio per suonare e ottenere successo, e allo stesso modo nel settore dei “viaggi” non è affatto necessario avere studiato all'Istituto del Turismo per saper vendere viaggi.
Il vero problema del turismo organizzato, e dell'abusivismo che da sempre si cerca di contrastare, è l'assenza delle barriere di ingresso a cui si accompagna la facilità del reperimento delle informazioni e della gestione delle attività.
Il Turismo (organizzato) ha le porte aperte alla sola “buona volontà”, a competenze minime (se sei andato una volta in Tunisia o a Sharm sai cosa dire a chi vorrebbe andarci): l'attività di Agenzia è basata sul lavoro e non necessita di investimenti in macchinari di tipo industriale, e neppure di magazzino, rendendola accessibile a chiunque.
Per quanto alle “competenze” oggi non serve più saper calcolare i migliaggi aerei e le relative tariffe, oggi non si pratica l'attività di cambio valute, oggi non ci si occupa dei nostri migranti, delle loro rimesse valutarie, ovvero sono tramontate le componenti di elevata competenza tecnica che caratterizzavano l'attività fino a tutti gli anni '70: le competenze oggi richieste per superare l'esame di Direttore Tecnico non sono superiori a quelle necessarie a superare l'esame di Sociologia 1 alla facoltà di Scienze Politiche, esame che persino al CEPU dileggiano.
Il resto lo fanno la capacità di relazione, la capacità di persuasione, quella di vendita e gli applicativi Internet.
Non è un caso se, nel novero dell'abusivismo, le agenzie BT sono esenti: laddove è necessaria la competenza tecnica l'abusivismo si dilegua.
Non sono pochi i mestieri che, in Italia, inducono all'abusivismo e non dispongono di elevate barriere di ingresso: basta pensare a meccanici, idraulici, tinteggiatori, muratori, carpentieri, elettricisti (dove anche chi è “in regola” propone lo sconto senza fattura) fino ai toelettatori per cani (professione aperta a chiunque la voglia esercitare).
Non serve una laurea in lettere per scrivere libri, non serve quella in Filosofia per filosofare, un numero esiguo di direttori d'albergo ha competenze universitarie di management, cosa che non impedisce di dirigere bene le relative strutture.
Se davvero si vuole provare a contenere l'abusivismo si deve tornare ad offrire un servizio le cui competenze siano inarrivabili per gli autodidatti: chi vende BT ha armi adatte, chi vende Viaggi e Turismo può avere dalla sua competenze antropologiche specifiche, ma se si vendono Vacanze organizzate l'assenza di competenze specifiche spalanca la strada alla concorrenza abusiva.
(nella foto i New Dada nel 1975)

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