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ALTA MARGINALITA'

Immagine del redattore: gilberto borzinigilberto borzini

BSP tour operator e elasticizzazione dei CONTRATTI di lavoro sono probabilmente due degli elementi che potrebbero consentire un miglioramento sensibile delle marginalità operative della filiera del turismo organizzato.


In cerca di soluzioni per il miglioramento della marginalità operativa delle imprese appartenenti alla filiera del turismo organizzato cerchiamo di approfondire due tematiche.


BSP TOUR OPERATOR

Se non avete mai calcolato l'incidenza economica dei costi amministrativi in agenzia vi do una mano ricordando come quando i vettori aerei sostituirono i biglietti cartacei con quelli elettronici indicarono nel 22% (ventiduepercento) l'incidenza recuperata sui ricavi complesivamente determinati.

Il “flusso della carta” e la rendicontazione pratica per pratica, fornitore per fornitore, determina un costo alla filiera del turismo organizzato non inferiore: non solo in termini di tempo/lavoro delle singole poperazioni contabili definite per ogni pratica ma anche valutando la necessità della conservazione delle pratiche stesse oltre ai costi bancari e accessori relativi.

Sarebbe quindi oltremodo profittevole, per tutta la filiera, se ASTOI o chi per lei organizzasse un BSP dei T.O in modo da aggregare i pagamenti e la fatturazione in un unico borderau periodico, quindicinale o mensile. Decenni addietro il Network Buon Viaggio con spa aveva strutturato un servizio simile. Possibile che non si riesca ad approntare una soluzione funzionale?

Meglio ancora se tutta la documentazione relativa non fosse più in formato cartaceo ma elettronico, così da ridurre anche i costi di spedizione dei documenti che, in termini di bilancio annuale, possono risultare considerevoli.



CONTRATTI DI LAVORO ELASTICI

Il secondo argomento riguarda i contratti di lavoro nel settore agenziale. Mentre in centro Europa si sviluppano le proposte della settimana cortissima di lavoro, settimana di 4 giorni a parità di retribuzione, altre proposte di cambiamento si vanno delineando a partire da quella che vorrebbe il rapporto subordinato non più basato sulla presenza durante l'orario di lavoro ma sull'aver portato a termine i compiti assegnati, una sorta di collaborazione a progetto estesa, per intenderci.

Personalmente ritengo che nel settore distributivo/agenziale la formula più opportuna risulterà essere quella di “procacciatore d'affari”, comunemente indicata come “travel consultant” in particolar modo per quelle agenzie che non sviluppano considerevoli volumi d'affari. Per valutare la convenienza dell'opzione è sufficiente dividere il fatturato prodotto da ogni addetto per il costo complessivo dell'addetto (retribuzione e oneri vari): se il dipendente costa più del 5% del volume d'affari che sviluppa forse è il caso di modificare radicalmente la tipologia di contratto e di relazione con l'agenzia.

Con l'aria che tira sotto il profilo economico in Italia è ormai necessario stare attenti anche alle virgole in materia amministrativa: ogni centesimo risparmiato, dice un noto adagio, è un centesimo guadagnato.



 
 
 

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