Tocca tornare sull'argomento, peraltro non tra i miei preferiti.
Da una parte i Tour Operator (i produttori), dall'altra gli Agenti di Viaggio (i Distributori) e in mezzo una baruffa in cui li ADV accusano di bullismo i T.O.
Eppure la storia, in particolar modo la storia della distribuzione, insegna, e ciò che insena è scritto a lettere di fuoco: quando la Distribuzione è frammentata i Produttori dettano le regole, mentre quando la Distribuzione si allea è in grado di dettare le regole alla Produzione.
Talmente semplice da apparire evidente, ma nella situazione attuale in cui versa il turismo organizzato persino la semplicità diventa argomento di scontro.
Solo una Distribuzione aggregata (una volta si diceva "network") è in grado di condizionare e orientare a proprio vantaggio la Produzione, esattamente come accadde per la GDO che per oltre un ventennio, in virtù della sua Forza di Penetrazione e Gestione del Mercato era in grado di obbligare i produttori alle proprie condizioni di prezzo e di consegna.
E' palese che nessuna agenzia distributrice dispone della benché minima forza contrattuale nei termini sopra descritti e, altrettanto palese, che solo l'aggregazione sotto un unico Brand Distributivo, capace di penetrare e gestire il mercato del turismo organizzato può porsi come controparte negoziale rispetto al fronte dei Produttori.
Che i Produttori vogliano imporre le proprie regole non è bullismo, ma semplice mercato.
Il resto sono buone intenzioni, antiche illazioni adatte all'epoca in cui vennero scritte le regole attualmente vigenti e superate dall'evidenza del reale.

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